Terapia Genica: Nuova Speranza Contro una Malattia Cerebrale Rara

Guido Rossini 03 Ott 2025

 

Ricerca Cnr-In, Fondazione Stella Maris e Iit apre prospettive per la CTD

 

Una terapia genica preclinica che promette di ridurre i sintomi della CTD (Creatine Transporter Deficiency), una rara e grave malattia cerebrale con effetti simili all'autismo, è stata messa a punto grazie alla collaborazione tra Cnr-In, Irccs Fondazione Stella Maris e Iit. I risultati, appena pubblicati sulla rivista scientifica Brain, offrono una solida prospettiva per l'attenuazione degli effetti della CTD anche su futuri modelli clinici.

Ripristino delle Funzioni Cerebrali
La CTD è una malattia genetica legata al cromosoma X causata da un deficit del trasportatore della creatina. Colpisce lo sviluppo cerebrale fin dalle prime fasi della vita, manifestandosi con disabilità intellettiva, crisi epilettiche e comportamenti dello spettro autistico. Attualmente, non esistono terapie efficaci per questa patologia, che compromette profondamente la connettività tra le diverse aree del cervello.

Lo studio, condotto sui modelli preclinici, ha dimostrato che l'applicazione della terapia genica previene molte delle alterazioni cerebrali determinate dalla CTD.

Efficacia Durevole e la Sfida della Calibrazione
"La terapia sperimentale è stata somministrata in fase perinatale, il periodo a cavallo della nascita," spiega Laura Baroncelli, ricercatrice del Cnr-In e coordinatrice dello studio. "Abbiamo introdotto nel modello murino il gene umano che codifica la proteina responsabile del trasporto della creatina."

L'intervento è stato un successo: l'organizzazione funzionale del cervello è stata ripristinata e le funzioni cognitive e comportamentali sono migliorate in modo significativo. Gli effetti benefici si sono dimostrati inoltre duraturi, estendendosi fino all’età adulta dei modelli.

Un aspetto cruciale evidenziato dai ricercatori riguarda la necessità di calibrare con precisione l'espressione genica. Una somministrazione non ottimale potrebbe non correggere completamente alcuni sintomi, come i deficit di memoria, e potrebbe comportare il rischio di effetti collaterali indesiderati sui modelli sani.

Prossimi Passi Verso la Clinica
"Questa ricerca non solo ci ha fornito una potenziale terapia, ma ci ha anche permesso di acquisire conoscenze fondamentali sui meccanismi cerebrali alterati dalla CTD," conclude Baroncelli. La speranza è che lo sviluppo di queste terapie geniche possa tradursi in ricadute cliniche positive, migliorando significativamente la qualità di vita delle persone affette da questa rara e debilitante patologia.

Ultima modifica il Venerdì, 03 Ottobre 2025 07:55
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