Giugno 2025


Progettata una molecola organica innovativa capace di rispondere in modo “intelligente” alle condizioni ambientali. Si trasforma in nanostrutture differenti che attivano due processi fotocatalitici diversi per la produzione di idrogeno oppure di acqua ossigenata. I risultati del team dell’Università di Padova su «Advanced Functional Materials»
L’idrogeno è considerato uno dei vettori energetici più promettenti per il futuro: è pulito, perché brucia producendo solo acqua, ed è altamente efficiente, generando quattro volte più energia del petrolio per unità di massa. Oltre al suo ruolo strategico nella transizione energetica, l’idrogeno è anche una materia prima cruciale per l’industria chimica e petrolchimica, dove viene utilizzato fino al 70% dei processi produttivi, ad esempio per la sintesi dell’acqua ossigenata, presente in milioni di tonnellate ogni anno nelle nostre case, nei servizi sanitari e nei supermercati.

Pubblicato in Ambiente


Negli ultimi quindici anni, una serie di scavi e ricerche interdisciplinari guidate dall’Ateneo de Manila University, in collaborazione con istituzioni internazionali, ha rivoluzionato la comprensione del ruolo delle Filippine nella preistoria del Sud-est asiatico. Il Mindoro Archaeology Project ha portato alla luce prove straordinarie di migrazioni umane, innovazione tecnologica e reti di scambio marittime risalenti a oltre 35.000 anni fa.

Un arcipelago senza ponti: la sfida della migrazione
A differenza di altre grandi isole del Sud-est asiatico, Mindoro e la maggior parte delle Filippine non furono mai collegate alla terraferma da ponti terrestri o ghiacciai. Questo isolamento geografico implicava che ogni arrivo umano richiedesse traversate marine intenzionali e ben pianificate, suggerendo già in epoca paleolitica una notevole padronanza delle tecnologie di navigazione e adattamento.

Scoperte archeologiche: tecnologia, risorse e reti
Gli scavi condotti a Ilin Island, San Jose e Sta. Teresa, Magsaysay hanno restituito resti umani, ossa animali, conchiglie e strumenti in pietra, osso e conchiglia. Questi reperti dimostrano che, oltre 30.000 anni fa, gli abitanti di Mindoro erano già abili navigatori e pescatori, capaci di catturare specie pelagiche come tonni e squali, e di mantenere contatti con altre popolazioni attraverso la vasta regione marittima della Wallacea.

Pubblicato in Redazionale
Lunedì, 09 Giugno 2025 11:14

Rivelata la genetica del “long Covid”

 

 


Pubblicato su Nature Genetics lo studio internazionale che ha per la prima volta identificato nuove varianti genetiche associate al rischio di sviluppare la sindrome, nota per provocare stanchezza cronica, difficoltà cognitive e respiratorie, dolore muscolare. L’Italia ha contribuito con studiosi e studiose dell’Università degli Studi di Milano, dell’Università di Siena, e dell’Istituto di tecnologie biomediche del Cnr, grazie alla partecipazione degli studi Fondazione COVID-19 Genomic e GEN-COVID.


Un ampio studio genetico internazionale, pubblicato sulla rivista Nature Genetics, ha identificato nuove varianti genetiche associate al rischio di sviluppare il “long Covid”, una condizione debilitante che colpisce milioni di persone nel mondo anche mesi dopo la guarigione dall’infezione acuta da SARS-CoV-2, caratterizzata da sintomi come stanchezza cronica, difficoltà cognitive e respiratorie e dolore muscolare.

Pubblicato in Medicina


Uno studio internazionale, guidato dalla Sapienza e pubblicato sulla rivista “Global Change Biology”, rivela l’estensione e l’intensità del cambiamento climatico in aree protette dove vivono specie a rischio come la lince iberica e la rana dei Pirenei
Tutti gli ecosistemi sono colpiti dal cambiamento climatico, ma alcune aree subiranno cambiamenti più rapidi rispetto ad altre: conoscere questi pattern è cruciale per valutare la resilienza delle attuali aree protette e per pianificarne l’espansione futura.

Uno studio internazionale, condotto dal Dipartimento di Biologia e Biotecnologie “Charles Darwin” della Sapienza all’interno del progetto Horizon Europe “NaturaConnect”, ha identificato le aree protette europee più vulnerabili al cambiamento climatico e i cosiddetti “rifugi climatici”, dove il cambiamento sarà più lento. Pubblicata sulla rivista “Global Change Biology”, la ricerca ha importanti implicazioni per le politiche di conservazione della biodiversità in Europa.

Pubblicato in Ambiente

“Schema del nuovo processo di depurazione selettiva dell’acqua basato su catalizzatori di nanotubi di carbonio sonorizzati, che consente la rimozione rapida e mirata dei contaminanti tramite vie non radicaliche.”

 

La crescente scarsità di acqua dolce e la contaminazione delle risorse idriche rappresentano una delle sfide più urgenti per la salute pubblica e la sostenibilità ambientale. In questo scenario, la ricerca guidata dal Prof. Hao Li presso la Tohoku University segna un significativo passo avanti, proponendo una soluzione innovativa e scalabile per la purificazione dell’acqua: l’impiego di catalizzatori a base di nanotubi di carbonio (CNTs) attivati tramite sonificazione, capaci di abbattere in modo selettivo e rapido una vasta gamma di contaminanti industriali e municipali.

Dalla non selettività all’efficacia mirata
Le tecniche di Advanced Oxidation Processes (AOPs) sono da anni al centro delle strategie di depurazione, grazie alla loro capacità di degradare contaminanti persistenti tramite specie reattive dell’ossigeno. Tuttavia, come sottolinea anche una recente review comparativa, la maggior parte degli AOPs tradizionali si basa su processi non selettivi che finiscono per degradare indiscriminatamente sia i contaminanti che i costituenti innocui dell’acqua stessa, con rischi di formazione di sottoprodotti indesiderati e spreco di risorse.

Pubblicato in Tecnologia

Un team di ricerca coordinato da Cnr e Università Ca’ Foscari ha lavorato intensamente per 15 giorni a 4.100 metri di quota sul ghiacciaio Corbassière, sul massiccio del Grand Combin, al confine tra Italia e Svizzera. Estratte due carote di ghiaccio profonde fino alla base del ghiacciaio. Una di queste sarà destinata all'archivio Ice Memory in Antartide perché sia conservata per le future generazioni di scienziati. È stata la prima missione realizzata nell’ambito di “Follow the Ice – La memoria dei ghiacci”, iniziativa della Fondazione Università Ca’ Foscari supportata da SEA BEYOND, progetto del Gruppo Prada condotto in partnership con la Commissione Oceanografica Intergovernativa dell’UNESCO (UNESCO-COI) dal 2019.

Pubblicato in Scienza generale


Il bioreattore sviluppato da Sapienza permette di ricreare in laboratorio tumori con vascolatura funzionale e le interazioni con il sistema immunitario. Pubblicata sulla rivista “Biomaterials”, la ricerca integra differenti discipline scientifiche, aprendo la strada a terapie personalizzate
I modelli più tradizionali per la comprensione delle dinamiche tumorali, come le colture bidimensionali su piastra, spesso non riescono a rappresentare in modo accurato l’insorgere della malattia e la complessità del microambiente umano. Il rischio è che le terapie sviluppate da questi modelli, una volta applicate all’uomo, riproducano risultati inattesi e siano meno efficaci.

Uno studio internazionale, pubblicato sulla rivista “Biomaterials” e condotto dal Dipartimento di Scienze e Biotecnologie Medico-Chirurgiche della Sapienza, ha sviluppato un nuovo strumento in grado di ricreare in laboratorio tumori vascolarizzati complessi, fondamentali per comprendere l’insorgenza e la progressione di tumori correlati al sistema vascolare, ai parametri biomeccanici e alle risposte del sistema immunitario.

Pubblicato in Medicina

 

L’irrigazione agricola intensiva può contribuire in modo significativo alla resilienza delle falde acquifere nella Pianura Padana, anche in presenza di siccità estive intensificate dai cambiamenti climatici: è quanto rivela uno studio frutto della collaborazione tra il Consiglio nazionale delle ricerche, l’Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica (Cnr-Irpi), l’Istituto di ricerca sulle acque (Cnr-Irsa), l’Università di Milano-Bicocca e l’Università di Berkeley, pubblicato sulla rivista Nature Water.

Lo studio ha preso in esame dati satellitari acquisiti tra il 2002 e il 2022 nell’ambito della missione GRACE della NASA - oggi terminata, il cui scopo era migliorare la comprensione dei cambiamenti climatici attraverso la misurazione del movimento delle masse d'acqua a livello planetario -, e una rete di oltre 1.000 pozzi di monitoraggio.

Pubblicato in Ambiente


 

 di Alessandro Giordano (magistrato di sorveglianza)

 IntervengonoStefano Ricca, già direttore penitenziario Fabio Rocca, ex detenuto

ModeraRoberto Monteforte, giornalista e volontario presso Rebibbia

 Sarà presente l’autore

Martedì 10 giugno ore 19,30

Presso la Cripta Parrocchia di San Saturnino Via Avigliana 3, Roma
 

 

"Mio Giudice": Un Viaggio Intimo nella Giustizia e nell'Umanità

Nel panorama editoriale contemporaneo, emergono opere che, più che raccontare una storia, invitano a una profonda riflessione sulla natura umana e sui sistemi che la governano. "Mio Giudice" si inserisce perfettamente in questo filone, distinguendosi come un testo capace di esplorare le complesse dinamiche del diritto, della morale e, soprattutto, dell'essere umano al centro del processo giudiziario.
Il libro non è solo un resoconto, ma un'immersione nelle sfumature più intime di chi si trova a esercitare una delle professioni più gravose e delicate: quella del giudice. L'autore riesce a trasmettere al lettore non solo le sfide legali, ma anche il peso emotivo e morale che ogni decisione comporta. Le pagine di "Mio Giudice" svelano il lato umano della giustizia, mostrando come dietro ogni sentenza ci siano vite, destini e, non di rado, un profondo conflitto interiore.

 

 

Pubblicato in Eventi



A big question in neuroscience is how the brain manages to store and process memories in a stable yet flexible way, especially when dealing with complex or overlapping information. Excitatory (E) and inhibitory (I) neurons are known to work together in so-called E/I assemblies, but how these assemblies stabilize memory storage and facilitate learning remained unclear.

To address this question, a team of FMI neuroscientists developed a computational model based on the activity of a brain region in zebrafish that is involved in odor memory. This part of the brain is similar to regions in mammals that are thought to build abstract mental maps of the world. Unlike previous models, which missed a precise balance between signals that excite and those that inhibit brain activity, their model captures key features of how the brain actually works, including activity that seems random at first but turns out to be stable and consistent when looked at more closely.

“By fine-tuning the balance between excitatory and inhibitory neurons, we can create a network that is both stable and flexible, allowing it to process sensory information,” says study co-author Friedemann Zenke, a group leader at the FMI.

Pubblicato in Scienceonline
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